Mindfulness tra musica e natura: flauto indiano e meditazione attiva

Mindfulness tra musica e natura: flauto indiano e meditazione attiva

Il flauto indiano e la meditazione attiva

Il flauto è uno strumento musicale che accompagna da sempre tradizioni, miti e leggende.
La sua straordinaria capacità di trasformare il vento in musica, rapisce da sempre i pensieri dell’uomo, trasformandoli in dolci verità.
Con questa consapevolezza ci approcciamo alla serata che ci attende: una pratica meditativa che integra la nostra fisicità con suono, silenzio e accoglienza.
Accoglienza di noi stessi, del nostro corpo a contatto con i suoni, con la natura e il silenzio. 
Il nostro corpo, come il flauto, si anima del nostro respiro e ascoltando il nostro respiro, diveniamo suono, diveniamo musica.

INCONTRO DEL 19 SETTEMBRE 2023 ORE 19.00 - 21.00

Durante l'incontro sperimenteremo attraverso delle semplici pratiche di presenza e risonanza, l’ascolto profondo di noi stessi nell’incontro con l’altro.

Insieme ad Elisa (Istruttrice di Mindfulness psicosomatica) sarete accompagnati in questo meraviglioso viaggio dal flauto indiano (bansuri) di Stefano Teseo, trasformando l'esperienza dell'ascolto in una vibrazione.

“Alla base dell’amore c’è la piena consapevolezza. Impossibile amare senza “essere presenti”. Imparare a essere presenti può sembrare facile, invece è difficile, a meno di esservi addestrati.
Viviamo nell’oblio da migliaia di anni e non si cambiano abitudini dall’oggi al domani: il nostro incontro profondo con la vita è possibile solo nell’istante presente.
Per arrivarci, abbiamo bisogno di un sostegno e questo sostegno è la sangha.”
Tratto da “Thich Nhat Hanh “ la biografia di Bernard Baudouin e Céline Chadelat.

La relazione fa parte della vita dell’uomo fin dalla sua nascita e da essa ne deriva la sua esistenza. Secondo lo psichiatra e psicoanalista Daniel N. Stern, la relazione madre bambino è la condizione fondamentale per lo sviluppo del Sé.

La “risonanza”, l’empatia, permettono di entrare in un ascolto profondo dell’altro e di Sé, qualificando la relazione all’interno di un contesto di accoglienza e amore.

Dice Thich Nath Han “Quando siamo capaci di amare noi stessi, stiamo già proteggendo e nutrendo la società. Quando siamo capaci di sorridere, quando siamo in pace, in quel momento c’è già un cambiamento nel mondo”.

INCONTRO DEL 25 LUGLIO 2023 ORE 19.30 - 21.30

Elisa (Istruttrice di Mindfulness psicosomatica) e Stefano (musicista flauto indiano) vi accompagneranno passo dopo passo, con semplicità e amore, in uno spazio di presenza e osservazione; individui unici e uniti dalla stessa melodia.

Attraverso una meditazione attiva che lascerà muovere il corpo, il suono gentile del flauto indiano e l’ascolto del respiro, scoprirete la bellezza di sentirvi vivi, centrati, radicati per il semplice fatto di essere tornati a voi.

“…Il flauto è il confidente di colui che è separato da un Amico: 
i suoi accenti squarciano i nostri veli. 
Chi vide mai un veleno e un antidoto come il flauto? 
Chi vide mai un consolatore o un innamorato come il flauto? 
Il flauto parla di una strada piena di sangue 
e ricorda la storia della passione di Majnun. 
Solo a colui che ha rinunciato al discernimento 
è confidato questo significato nascosto: 
la lingua ha come solo cliente l’orecchio…”. 
Tratto dal proemio del Mathnawi di Jalal Al Din Rumi 

Il Bansuri

Una semplice canna di bambù, sapientemente lavorata con arte millenaria diventa un Bansuri.
Il flauto indiano radica la sua storia nella notte dei tempi, dove antichi maestri suonavano melodie per ingraziarsi gli dei. Diventato il simbolo dell'avatar Krisna che lo suonava per le sue gopi, nel sedicesimo secolo è lo strumento principale della musica classica indiana di corte. Il suono delicato e introspettivo favorisce la meditazione e il risveglio interiore.

 

Mindfulness: cos'è

“Il respiro è il ponte che connette la vita alla coscienza, che unisce il corpo ai pensieri. Ogni volta che la mente si perde, il respiro è il mezzo che vi consente di portarla indietro”. Thich Nhat Hanh 

Il Maestro Thich Nhat Hanh ci insegna che il respiro è già presenza mentale e la presenza mentale è ciò che aiuta a vivere a pieno la nostra vita: 

“...Quando si lavano i piatti bisognerebbe solo lavare i piatti...Sono pienamente me stesso, seguo il mio respiro, conscio della mia presenza e conscio dei miei pensieri e delle mie azioni. Nulla può più sballottarmi qua e là a suo piacere come una bottiglia in balia delle onde…”.

La parola mindfulness, letteralmente significa “pienezza della coscienza”, ossia uno stato di piena consapevolezza, nel presente. 

La presenza mentale ci aiuta a vivere a pieno la nostra vita, ad essere presenti a noi stessi e questo è possibile grazie al respiro. 

Negli ultimi decenni si sono sviluppate numerose ricerche e protocolli sulle pratiche di promozione della salute che utilizzano la mindfulness.

John Kabat Zinn, Professore di Medicina e fondatore della Stress Reduction Clinic e del Center for Mindfulness in Medicine, Health Care and Society ha sviluppato il protocollo Mindfulness – Based Stress Reduction MBSR definendo la mindfulness come “il processo di prestare attenzione in modo particolare: intenzionalmente, in maniera non giudicante, allo scorrere dell’esperienza momento dopo momento”. 

Ormai oltre 2500 studi riguardanti la Mindfulness ne hanno evidenziato l’efficacia in termini di riduzione dei livelli di cortisolo (l’ormone dello stress e dell’ansia), dei livelli di testosterone (aggressività e violenza), della depressione (aumento della serotonina e della dopamina), della tensione muscolare e psichica, nervosismo, insonnia, ipereccitazione, ipertensione (diminuzione dell’adrenalina e noradrenalina), dei dolori cronici, delle infiammazioni etc.. 

Mindfulness psicosomatica

La mindfulness psicosomatica, quale evoluzione del protocollo MBSR, è un sistema basato sulla consapevolezza di Sé e la crescita personale; utilizza il movimento corporeo e/o la respirazione come fasi facilitanti lo stato di meditazione vero e proprio. 

I principali obiettivi sono: 

  • migliorare il benessere attraverso la riduzione dello stress; 
  • migliorare la consapevolezza corporea ed energetica; 
  • migliorare la consapevolezza emotiva e relazionale; 
  • sviluppare una più elevata integrità e consapevolezza di Sé. 

Quando e dove

  • 25 LUGLIO 2023 ORE 19.30 - 21.30 - Flauto indiano e meditazione attiva
  • 19 SETTEMBRE 2023 ORE 19.00 - 21.00 - Flauto indiano e meditazione

L'incontro è parte della rassegna estiva Ospiti nel LabirintoMindfulness nella natura e si terrà presso: 

Il Labirinto - via Castello 12, Cadè 42124 Reggio Emilia  Come raggiungerci

Prenotazione obbligatoria

Per informazioni contattare Elisa Sarzi Sartori (Istruttrice di Mindfulness Psicosomatica) Cell. 338/4702218  Email: sarzisartorielisa@gmail.com

Prenotazione obbligatoria entro il venerdì precedente l'incontro.

In caso di pioggia l'incontro si terrà al chiuso.